Finanziamenti e rapporti con le banche: i Giovani incontrano il Fondo di Garanzia

Finanziamenti e rapporti con le banche al centro dell’incontro voluto dal Gruppo Giovani guidato da Mattia Maddaluno

La consulenza professionale del Fondo di Garanzia di Confcommercio Lecco al servizio delle idee imprenditoriali dei Giovani e per supportare i rapporti con le banche. Un binomio vincente che è emerso con forza in occasione dell’incontro “Ri-cominciare: nuove forme di finanziamento per affrontare le nuove sfide quotidiane”, organizzato dal Gruppo Giovani di Confcommercio Lecco e svoltosi martedì 5 aprile presso la sede di Confcommercio Lecco.


“Crediamo sia importante, proprio in questo momento, pensare al futuro imprenditoriale e commerciale – ha spiegato il presidente del Gruppo Giovani di Confcommercio Lecco, Mattia Maddaluno, presente al convegno insieme ai consiglieri del Gruppo, Nicolò Gerin e Stefania Vesentini – Il Covid ha mostrato come tanti processi e attività siano profondamente cambiati, adesso poi abbiamo a che fare con gli effetti di una drammatica guerra. In questo contesto, la pianificazione finanziaria è diventata ancora più centrale nell’attività quotidiana di un imprenditore. Non basta più limitarsi a guardare il saldo del conto corrente o considerare i costi degli acquisti… Oggi la panificazione finanziaria va cercata non solo con il commercialista: il pensiero imprenditoriale ha bisogno di una consulenza come quella del Fondo che è uno dei servizi offerti da Confcommercio Lecco. Insieme al Confidi si possono programmare finanziamenti e l’accesso ai bandi. Serve un approccio di confronto per capire problematiche e bisogni reali e valutare il percorso che si può fare come giovani insieme al Fondo”.


Il presidente del Fondo di Garanzia, Angelo Belgeri, ha evidenziato: “Il Fondo può contare sulla vicinanza al territorio: dialoghiamo tutti i giorni con gli imprenditori e conosciamo bene le situazioni che vivono. Ma nello stesso tempo abbiamo anche uno “sguardo strabico”, perché incontriamo direttori e area manager delle banche così da valutare opportunità migliori e avere le informazioni del caso”. Poi ha aggiunto: “Siamo una realtà storica del territorio, il Confidi lecchese per eccellenza. Dal 1977 a oggi abbiamo garantito presso gli istituti circa 500 milioni di euro dando una mano significativa al commercio e ai servizi. Abbiamo permesso a tanti imprenditori di essere finanziati e di potere quindi portare avanti attività e progetti. Dalla fondazione a oggi sono state 15mila le aziende da noi assistite. Siamo una realtà trasparente che vuole dialogare a fondo con l’imprenditore per capire i veri fabbisogni. Da un confronto col Fondo possono emergere altre situazioni di interesse: questo è possibile perchè offriamo una consulenza a 360. L’obiettivo è di arrivare a favorire l’accesso al credito, per fare crescere i sogni e permettere di realizzare gli obiettivi prefissati”. Il presidente, al tavolo insieme al direttore Maurizio Macaione, ha evidenziato un altro aspetto fondamentale: “Soprattutto per i giovani e per chi si affaccia al mondo dell’impresa, è utile e fondamentale redigere un business plan insieme a noi. E’ importante provare a pensare cosa volete per il futuro della vostra azienda. Come Fondo siamo a disposizione per confrontarci con voi”.


Durante i lavori è intervenuto anche il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati, presente in sala insieme al direttore Alberto Riva e ad altri consiglieri dell’associazione: “Il Confidi è stato istituito proprio per dare risposte a chiunque voglia intraprendere una attività e avere migliori rapporti con le banche: voi avete relazioni con una banca o due, il Fondo invece si rapporta con tutti gli istituti e li “mette in competizione”. Il Fondo di Garanzia è qui a vostra disposizione, valuta gli strumenti finanziari migliori per voi, può negoziare per conto vostro, non ha fini di lucro. Confcommercio è casa vostra: vi vediamo come associati, non come clienti“.


Da parte degli imprenditori presenti sono poi state rivolte diverse domande, per approfondire il ruolo e le azioni poste in essere dal Fondo di Garanzia.

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