Bollette alle stelle: assemblea panificatori per denunciare una situazione insostenibile

Assemblea panificatori: il grido d’allarme dei commercianti lecchesi e comaschi

Grande partecipazione alla assemblea dei panificatori di Lecco e Como svoltasi mercoledì 6 ottobre presso la sede di Confcommercio Lecco. Un grido d’allarme forte e sentito, una richiesta di aiuto da parte di un comparto messo a dura prova dai costi delle bollette.

“La situazione è drammatica non è destinata a migliorare nei prossimi mesi. Serve un intervento rapido ed efficace da parte dello Stato – ha spiegato il portavoce Paolo Sala, quarta generazione di panettieri con negozio a Viganò e 24 dipendenti – I costi sono diventati insostenibili: con le bollette che abbiamo da pagare, aumentate anche del 600%, rischiamo di dovere triplicare il prezzo del pane per non chiudere le nostre imprese La gente deve continuare ad avere fiducia in noi: se aumenterà il prezzo non sarà per colpa nostra. Nessuno di noi ha paura di lavorare né teme i sacrifici o la concorrenza, non vogliamo essere avvantaggiati, ma vogliamo solo potere continuare a operare in condizioni normali. Noi non rubiamo niente a nessuno. Noi vendiamo un prodotto che è bene primario di necessità: ma se continua così rischiamo di farlo scomparire dalle nostre tavole”. E ha evidenziato: “Vogliamo che tutti sappiano che i panettieri artigianali sono in difficolta. Lo Stato deve intervenire tempestivamente per abbassare costi energetici e dare la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione in deroga per aiutare i nostri dipendenti. Infine chiediamo che i soldi che oggi paghiamo ingiustamente ci vengano in qualche modo restituiti”.

Al tavolo anche Peppino Ciresa, membro del Consiglio dei Panificatori e della Giunta di Confcommercio Lecco, panettiere da 60 anni: “Sono preoccupato per una situazione che è difficile per tutti. Per risparmiare sulle bollette ho iniziato a tenere spente le insegne dei miei due negozi. Dobbiamo fare qualcosa, insieme, anche per i nostri collaboratori. Oggi i prezzi sono liberalizzati e per i panificatori c’è meno riconoscimento. Tra le tantissime difficoltà degli ultimi due anni è arrivato il caro energia a minacciare la ‘stangata’ finale”. E ha aggiunto, citando i dati diffusi dall’Assemblea Nazionale dei Panificatori di Assipan che si è riunita a inizio settembre: “In Italia ci sono 30.570 imprese di panificazione con circa 123mila occupati. La stima è che 1.350 attività potrebbero chiudere i battenti entro la fine dell’anno: si parla di oltre 5mila disoccupati. Ma tutto questo non deve farci perdere la fiducia nel futuro: dobbiamo continuare a stare insieme“. Ciresa ha anche raccontato dell’interessamento del presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli alle questioni legate al mondo dei panificatori.

Ai lavori ha mostrato il suo contributo, in rappresentanza dei fornitori anche Santo Palumbo. Numerosi anche gli interventi da parte di diversi panificatori presenti in sala.

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