Carlo Sangalli rieletto presidente di Confcommercio Lombardia

Carlo Sangalli è stato rieletto per acclamazione presidente di Confcommercio Lombardia dal nuovo Consiglio Generale (riunitosi in Confcommercio Milano): 48 consiglieri in rappresentanza delle 10 Associazioni territoriali Confcommercio lombarde. Al Consiglio elettivo, svoltosi lunedì 10 luglio, erano presenti anche il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati, e il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva.

Ad affiancare Sangalli per i prossimi cinque anni saranno Carlo Massoletti, vicepresidente vicario, e Giuseppe Freri, vicepresidente.

“Il terziario di mercato traina l’economia lombarda – ha dichiarato Sangalli – in particolare i settori dei servizi, della ristorazione e del commercio. In questo contesto ancora positivo preoccupano l’inflazione e il rialzo dei tassi che potrebbero generare una fase recessiva della nostra economia. Punto di forza della nostra Regione è certamente la collaborazione pubblico-privato, fatta di ascolto e azioni concrete, che ha permesso di sostenere il sistema imprenditoriale anche nei momenti più complessi”.

In Lombardia sono più di 541mila le imprese attive nel terziario di mercato (erano 537mila cinque anni fa): il 66% del totale delle imprese (814.196). E il Pil espresso dal terziario lombardo, con 305 miliardi e 459 milioni di euro, rappresenta il 71% del Pil regionale (429 miliardi e 530 milioni). Gli addetti del terziario in Lombardia sono quasi 3 milioni (2.973.430), il 67% del totale degli occupati in regione (4.462.692).

“Il rilancio delle periferie delle città – ha ricordato Sangalli – ha fatto qualche passo in avanti, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture, ma resta una sfida ancora aperta e molto difficile. In questa sfida le imprese del commercio, dei servizi e del turismo restano indispensabili per una solida rigenerazione urbana in grado di rendere i territori più sicuri, vivibili e attrattivi”.

“Valorizzare le autonomie locali facendo sistema per ridurre i divari territoriali e sociali – ha quindi rilevato Sangalli – è sempre un obiettivo prioritario. Per il sistema delle nostre imprese questo significa burocrazia più leggera, meno pressione fiscale e più velocità nella realizzazione di nuove infrastrutture strategiche materiali e immateriali”.

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