Peccati: bene la crescita dell’inflazione, ma per la ripresa serve altro

La crescita dell’inflazione,  in leggera risalita a gennaio secondo l’Istat, rappresenta un segnale minimo che lascia qualche speranza anche se nessuno si illude, visto il difficile contesto economico, che sia arrivata una vera e propria svolta economica.

“E’ presto per cantare vittoria rispetto al rischio di deflazione – commenta il vicepresidente vicario di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati – Il mondo che Confcommercio Lecco rappresenta è consapevole che la crescita dell’inflazione con l’incremento dei prezzi sia fondamentale per una crescita dell’economia e dei fatturati delle imprese. Ma è altrettanto evidente, come giustamente sottolinea sempre il nostro presidente nazionale Carlo Sangalli, che non ci può essere vera ripresa senza un taglio delle tasse e della spesa pubblica improduttiva. Le nostre imprese, quelle del commercio, del turismo e dei servizi, non vogliono e non possono continuare a subire una imposizione fiscale assurda sia dallo Stato che dagli enti locali, né intendono più pagare il conto di enti pubblici inefficienti”.

La lieve crescita dell’inflazione, secondo l’Istat, è principalmente imputabile al ridimensionamento della flessione dei beni energetici non regolamentati (-5,9%, da -8,7% di dicembre) e all’inversione della tendenza dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+0,5%, da -1,7% di dicembre); questa dinamica è attenuata dal rallentamento della crescita degli alimentari non lavorati (+0,6%; era +2,3% il mese precedente). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” sale a +0,8% (da +0,6% di dicembre) e quella al netto dei soli beni energetici passa a +0,8% (da +0,7% di dicembre).

 

Potrebbe piacerti anche

I commenti sono chiusi.