Decreto Lavoro: le principali misure adottate

Decreto Lavoro pubblicato in Gazzetta Ufficiale: le principali novità

Pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio c.a., il Decreto Legge n. 48 del 4 maggio 2023 recante “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro” (c.d. Decreto Lavoro). Il provvedimento è entrato in vigore il 5 maggio 2023. Il disegno di legge e la relativa relazione tecnica della conversione in legge del D.L. n. 48/2023 sono all’esame del Senato.
Di seguito un breve indice delle principali norme relative all’ambito Lavoro.

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI LAVORO
Incentivi per l’assunzione di beneficiari di assegno d’inclusione (art. 10)
Fondo nuove competenze (art. 19)
Disciplina del contratto di lavoro a termine (art. 24)
Contratti di espansione (art. 25)
Semplificazioni degli obblighi informativi (art. 26)
Incentivi all’occupazione giovanile (art. 27)
Cassa integrazione guadagni in deroga per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione (art. 30)
Prestazioni occasionali nel settore turistico e termale (art. 37)

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI WELFARE
Modifiche alla disciplina delle sanzioni amministrative in caso di omesso versamento delle ritenute previdenziali (art. 23)
Incentivi per il lavoro delle persone con disabilità (art. 28)
Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti (art. 39)
Misure fiscali per il welfare aziendale (art. 40)

Le misure principali del Decreto Lavoro

Contratto di lavoro a tempo determinato
Le causali legittimanti il ricorso al lavoro a tempo determinato sono sostituite dalle seguenti:
– specifiche esigenze previste dai contratti collettivi stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle rappresentanze sindacali aziendali o dalla rappresentanza sindacale unitaria;
– entro il 30 aprile 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti; specifiche esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti in assenza della previsione della contrattazione collettiva (in questo caso è consigliabile procedere con certificazione delle stesse presso una delle apposite commissioni);
– esigenze sostitutive di altri lavoratori.

Obblighi informativi
Si prevede una serie di semplificazioni in materia di informazioni e obblighi di pubblicazione in merito al rapporto di lavoro, stabilendo che le informazioni inerenti l’orario di lavoro e la sua programmazione nonché il periodo di prova possono essere comunicate al lavoratore con l’indicazione del riferimento normativo o della contrattazione collettiva, anche aziendale, di riferimento. Il datore di lavoro è tenuto a consegnare o a mettere a disposizione del personale, anche mediante pubblicazione sul sito web, i contratti collettivi nazionali, territoriali e aziendali, nonché gli eventuali regolamenti aziendali applicabili al rapporto di lavoro. Il datore di lavoro o il committente pubblico e privato è tenuto a informare il lavoratore dell’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio integralmente automatizzati deputati a fornire indicazioni rilevanti ai fini della assunzione o del conferimento dell’incarico, della gestione o della cessazione del rapporto di lavoro, dell’assegnazione di compiti o mansioni nonché indicazioni incidenti sulla sorveglianza, la valutazione, le prestazioni e l’adempimento delle obbligazioni contrattuali dei lavoratori. A tale obbligo fanno eccezione i sistemi protetti da segreto industriale e commerciale.

Riduzione del cuneo fiscale e fringe benefit
Il decreto innalza, in misura pari al 4 per cento, l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga che vanno da luglio a dicembre 2023 (con esclusione della tredicesima mensilità). L’esenzione aumenta fino al 7 per cento se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.
Si conferma l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, esclusivamente per: i lavoratori dipendenti con figli a carico, incluse le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Potrebbe piacerti anche

I commenti sono chiusi.