Etichettatura prodotti con olii di girasole: emergenza Ucraina

Olii di girasole: la circolare Mise sulle misure temporanee in seguito alla guerra in Ucraina

Lo scorso 11 marzo, la Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese (DGPIIPMI) del Ministero dello Sviluppo Economico, vista la sospensione delle esportazioni da parte dell’Ucraina di alcuni prodotti, tra cui l’olio di semi di girasole, ha emanato la circolare n. 66415 per introdurre una serie di misure temporanee volte ad aggiornare le etichette dei prodotti alimentari (all. 1).

Va infatti evidenziato che, oltre a gestire le nuove criticità legate all’approvvigionamento delle materie prime, le imprese produttrici, in conformità al Reg. 1169 del 2011, devono comunque provvedere ad aggiornare l’etichettatura dei prodotti riportando sugli stessi gli ingredienti che sostituiscono l’olio di semi di girasole.

Quest’ultimo costituisce, infatti, un ingrediente base essenziale di numerosi prodotti alimentari, quali ad esempio biscotti, maionese, creme spalmabili, pasta ripiena, sughi e l’Ucraina detiene il 60 per cento della produzione, oltre ad essere il principale coltivatore al mondo di girasoli.

Pertanto, in considerazione del quadro emergenziale, si è reso necessario un intervento volto ad agevolare le imprese produttrici che, nell’immediato futuro, saranno obbligate a sostituire, per carenza o mancanza di disponibilità, l’olio di girasole con altro ingrediente.

Si rileva, infatti, che in tale contesto emergenziale, le imprese produttrici non riuscirebbero a stampare in tempi così brevi nuove etichette conformi alla normativa di settore e, pertanto, al fine di poter garantite continuità nelle produzioni ed una corretta informazione ai consumatori, il Mise ha autorizzato l’industria alimentare a modificare etichette e imballaggi già esistenti con misure eccezionali.

Vi riportiamo di seguito le principali soluzioni adottate dal Dicastero:

• I produttori, in attesa di un adeguamento delle etichette, potranno modificare le etichette preesistenti inserendo sul prodotto con “getto d’inchiostro” o con altri sistemi equivalenti (quali ad esempio sticker adesivi) una frase che riporti quali grassi o olii vengono impiegati, in sostituzione dell’olio di semi di girasole, nella preparazione dei prodotti. In ogni caso, il consumatore dovrà essere sempre tempestivamente informato, anche, della presenza di ingredienti che rientrano nella lista degli allergeni;
• Nel caso di prodotti che riportano claims che indicano la presenza o l’assenza di determinati oli vegetali o claims comparativi, in caso sostituzione dell’olio di girasole, sarà necessario modificare tali informazioni tramite etichettatura aggiuntiva o altra analoga modalità, per garantire una corretta informazione dei consumatori;
• I punti vendita al dettaglio dovranno informare i consumatori sulla possibile sostituzione dell’olio di girasole con apposita cartellonistica posta in maniera ben evidente, che dovrà essere collocata vicino agli scaffali in cui vengono posti in vendita tali prodotti. Inoltre, si chiede di informare i consumatori di tale variazione, anche attraverso social e siti aziendali;
• Per la stampa delle nuove etichette, in via transitoria, si consente, anche, di riportare nella lista degli ingredienti la dizione generica della categoria oli e grassi vegetali seguita dalle origini vegetali potenzialmente presenti, in considerazione delle forniture disponibili. Es. “oli e grassi vegetali (girasole, palma, mais, soia etc). La circolare ministeriale precisa, inoltre, che su tale ultimo profilo sarà opportuno interessare la Commissione europea e, nel caso in cui non dovessero essere approvate misure armonizzate su tale profilo, le indicazioni riportate nella presente nota ministeriale avranno “valenza solo per il mercato nazionale”

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