Bando regionale Distretti del commercio: risorse per il rilancio del terziario

Bando regionale Distretti del commercio – Confcommercio Lombardia: risorse per il rilancio del terziario e lo sviluppo delle comunità locali

Sviluppo economico, rigenerazione urbana e valorizzazione delle comunità locali. Sono questi gli obiettivi del nuovo bando dei Distretti del Commercio 22-24, approvato dalla Giunta regionale lombarda e presentato il 28 marzo dall’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi, insieme al vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti e ai rappresentanti di Confesercenti ed ANCI.

Dalla nascita nel 2008 – anche grazie all’ impulso del sistema lombardo di Confcommercio – i Distretti urbani del commercio si sono sviluppati e moltiplicati, con oltre il 40% dei Comuni lombardi che ha costituito un DUC o aderisce a un DID (Distretto diffuso), diventando anche oggetto di studio ed emulazione per diverse regioni. In quest’ultimo bando lombardo ci sono novità significative: oltre all’ammontare delle risorse stanziate, 42,85 milioni di euro rispetto ai 24 preventivati all’inizio del percorso, la possibilità di tematizzare i Distretti.

“Abbiamo lavorato sinergicamente con l’assessore Guidesi, che voglio ringraziare, per introdurre elementi migliorativi in questo bando – commenta Massoletti – Tra questi la possibilità di trovare soluzioni per il riutilizzo degli spazi commerciali sfitti e di decidere se intervenire su tutto il Distretto o su una parte di esso, in base a valutazioni che non possono che essere locali”.

I Distretti del commercio, siano essi comunali o sovraccomunali, non rappresentano esclusivamente un’opportunità per il mondo del terziario, ma per tutti i cittadini che potranno beneficiare del miglioramento dell’attrattività dei territori grazie ad interventi in materia di riqualificazione urbana, mobilità e animazione dei luoghi di vita e di lavoro.

“Questi elementi sono ancora più importanti dopo due anni di pandemia, che restituiscono una visione di città diversa, meno globale e più locale, meno distante e più a misura d’uomo – aggiunge Massoletti – Per questi motivi siamo particolarmente soddisfatti di questo strumento di politica commerciale e sociale, agile e sburocratizzato fornito da Regione Lombardia, aperto alla creatività dei territori, con una spinta premiale che sarà in grado di coniugare programmazione e innovazione, con peculiari vocazioni”.

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