Raccolta rifiuti a Lecco, Confcommercio difende i negozianti

Raccolta rifiuti a Lecco: Confcommercio Lecco respinge le accuse.

A causa dello sciopero nazionale indetto dai lavoratori del comparto di igiene ambientale, oggi mercoledì 15 giugno, il centro di Lecco si è trovato “sommerso” di rifiuti. Un disservizio che ha avuto un impatto negativo sull’immagine della città e su quella delle attività commerciali. “Non è stato proprio un bel biglietto da visita per Lecco! – evidenzia il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva – Il disagio poteva essere evitato gestendo diversamente le cose. Invece il Comune di Lecco si è limitato a comunicare ai media e a pubblicare sul proprio sito internet  una informativa, senza invece rivolgersi direttamente ai commercianti e ai residenti del centro. Una nota in cui, tra l’altro, si parla del “possibile verificarsi di disservizi” non della sospensione della raccolta”. Poi continua: “La verità è che commercianti e residenti non ne sapevano nulla: andavano informati in modo capillare con volantini o locandine da apporre nelle vie principali e a fianco dei negozi, come si fa in caso di lavori stradali o interventi di servizio. Con tutto il rispetto per i media locali e per chi gestisce il portale del Comune, i negozianti non sono tenuti a leggere i giornali o a consultare il sito di Lecco!  Ecco perché respingiamo con forza e decisione le assurde accuse rivolte dall’assessore Venturini ai negozianti, che non vivono sulla luna né tanto meno hanno voluto fare un dispetto a qualcuno. Sono parole che un amministratore pubblico dovrebbe guardarsi bene dal pronunciare… a maggior ragione vista la gestione della comunicazione dello sciopero. I commercianti lavorano e hanno grande rispetto per il decoro e l’immagine di Lecco!”. E conclude: “Il prossimo 22 giugno avremo un incontro con l’assessore Venturini per quanto concerne le nuove modalità di raccolta dei rifiuti a Lecco. Gli imprenditori sono persone serie e che hanno a cuore il proprio lavoro e la loro città. Speriamo che non sia lo stesso assessore a volere far loro un dispetto in quella occasione…”.

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