Abolizione dei voucher, errore gravissimo. L’intervento della Fipe

Abolizione dei voucher, gravissimo errore

La questione dei voucher e della loro abolizione, prima ancora del referendum che era stato fissato per il 28 maggio, fa discutere.Sul tema interviene il presidente della Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano: “L’abolizione dei voucher per le imprese del terziario è un gravissimo errore: per noi i voucher non erano un lusso, ma una necessità reale. I buoni per pagare piccoli incarichi lavorativi sono nati per rispondere a delle precise esigenze del mercato del lavoro. Sulla regolamentazione dei voucher siamo tutti d’accordo e avere introdotto la tracciabilità è stato indubbiamente positivo anche per ridurre gli abusi che però interessano principalmente altri settori. Ma ribadisco è sbagliato togliere del tutto questa possibilità alle imprese, soprattutto a quelle che necessitano veramente di questo strumento, come quelle del commercio che vivono di stagionalità, che hanno bisogno di flessibilità per fare fronte a picchi di lavori imprevisti, di personale per poche ore e all’ultimo momento….”.

Poi continua: “Deve essere chiaro: cancellarli non servirà a incrementare l’occupazione. Perché i voucher non tolgono assunzioni, ma servono ad andare incontro alle necessità di chi fa impresa. Nel nostro settore in questi anni le assunzioni sono rimaste stabili se non addirittura cresciute in alcuni casi: non sono certo state penalizzate dalla presenza dei voucher. Ma finche il costo del lavoro sarà così elevato, le imprese continueranno a fare fatica ad assumere anche senza voucher! Le imprese devono sempre più ottimizzare i costi e anche gestire l’impatto della manodopera. In altri momenti c’erano altre marginalità e quindi ci si poteva permettere altre scelte. Oggi non è cosi. Il costo del lavoro è un problema enorme, per noi datori di lavoro ma anche per i dipendenti”.

Quindi conclude: “Commercio e turismo hanno bisogno di flessibilità. Lo chiediamo anche nel nuovo contratto. Lo ripeto, i voucher sono stati una soluzione alla richiesta di flessibilità per le attività occasionali difficilmente programmabili e di durata limitata. I commercianti avevano bisogno di uno strumento più semplice, non per sfuggire alle regole ma, al contrario, per rispettarle. Perché i voucher, facendo emergere il lavoro nero, sono serviti e possono servire a sconfiggere la concorrenza sleale”.

Potrebbe piacerti anche

I commenti sono chiusi.