Giovani imprenditori del terziario, segnali incoraggianti anche a Lecco

La crisi e le incertezze non hanno indebolito lo spirito imprenditoriali dei giovani del terziario. Una effervescenza che però chiede alle associazioni di stare al passo per offrire servizi di qualità.

E’ un quadro indubbiamente positivo quello che emerge dal Focus di approfondimento realizzato per i Giovani Imprenditori di Confcommercio Imprese per l’Italia. “Si tratta di una fotografia che lascia intravvedere segnali incoraggianti – evidenzia Claudio Somaruga, presidente del Gruppo Giovani di Confcommercio Lecco e vicepresidente di Confcommercio Lecco – Lo studio sulla base associativa e sulla profilazione delle imprese, realizzato da Format Research e presentato il mese scorso a Roma in Confcommercio nel corso del Consiglio Nazionale, offre spunti interessanti. Complessivamente il quadro che se ne ricava, pur in uno scenario macroeconomico caratterizzato da incertezze e da una ripresa fragile e incostante, è positivo perché mette in risalto la voglia di intraprendere dei giovani che operano nel commercio, nel turismo e nei servizi. Una vivacità che fa ben sperare e conferma la dinamicità del nostro settore”. Le imprese giovanili del terziario sono oltre 360 mila (su 623 mila imprese giovanili italiane) così suddivise: 51% commercio; 21% turismo; 28% servizi. Metà di queste imprese si trova al Nord (49,7%): “I giovani, nonostante la pressione fiscale e i mille ostacoli burocratici, mostrano di avere le idee chiare. Il terziario rappresenta una scelta vincente, anche sul nostro territorio. A Lecco, infatti, i segnali sono simili: il nostro sportello Start Up funziona a pieno regime e negli ultimi mesi ha registrato un incremento significativo. Tanti giovani si avvicinano perché vogliono iniziare una nuova attività o perché intenzionati a rilevarne una. Stiamo notando anche un forte interesse in settori tradizionali, come quello dell’abbigliamento che viene da anni  di crisi”.

Lo Sportello Start Up di Confcommercio Lecco sostiene gli aspiranti imprenditori con strumenti utili per iniziare con il piede giusto una nuova attività con un occhio di riguardo ai costi. “I servizi offerti mirano a garantire al nuovo associato un pacchetto completo di risorse, informazioni e strumenti finanziari che gli consentano di affrontare in maniera solida e congrua la nuova sfida. Il personale qualificato dell’associazione garantisce assistenza nello svolgimento delle pratiche telematiche necessarie per iniziare l’attività”. Ovvero iscrizione al Registro delle Imprese, iscrizione all’Inps/Inail, apertura della Partita Iva e comunicazione (SUAP) al relativo Comune dell’inizio di attività… Tutto in un solo ufficio e con un click!

Poi Somaruga, che è consigliere nazionale dei Giovani di Confcommercio Imprese per l’Italia, torna sull’indagine di Format Research soffermandosi sul dato della rappresentanza: “Dall’indagine emerge il forte legame che si è instaurato tra i giovani e Confcommercio. Se le imprese giovanili associate erano 121.873 nel 2014, questo dato sale a 132.380 nel 2016 con un incremento dell’8,6%, contro una sostanziale tenuta invece della base associativa complessiva della confederazione (-0,2%). Questo vuol dire che si sta lavorando bene e che l’azione di rappresentanza funziona e raggiunge gli obiettivi, riuscendo ad attrarre e a mantenere l’adesione delle giovani imprese. Si tratta di un buon segnale, anche se siamo convinti che, pur lavorando bene, ci siano margini d’azione per fare ancora meglio! Ad esempio attualmente, a livello nazionale, c’è bassa soddisfazione per un aspetto invece considerato fondamentale, ovvero l’assistenza nel rapporto con gli enti e la Pubblica amministrazione” E aggiunge: “La ricerca offre spunti interessanti e invita l’associazione a mantenere alcune priorità considerate strategiche per cui c’è alta soddisfazione e  che hanno un alto impatto sul gradimento complessivo dell’associato.  In particolare il mantenimento prioritario interessa: l’impegno a livello nazionale e locale in difesa degli interessi del settore; la difesa e la valorizzazione delle figura dell’imprenditore; l’offerta di servizi di informazione e di consulenza di cui l’impresa ha bisogno”

Il presidente Somaruga dà infine uno sguardo al livello locale: “Come associazione abbiamo avuto un calo fisiologico, ma contenuto, nel momento di picco della crisi. Ma da un paio d’anni ci siamo ripresi alla grande a dimostrazione del valore e della qualità riconosciuti a Confcommercio Lecco. Siamo consapevoli della necessità di crescere per consolidare il nostro ruolo nel territorio”.

 

Potrebbe piacerti anche

I commenti sono chiusi.