Peccati: turismo e commercio per fare crescere Lecco

Puntare su turismo e commercio per fare crescere Lecco. E’ la ricetta del vicepresidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati. “Il territorio lecchese ha le carte in regola per agganciare la ripresa e per valorizzare le molte qualità che possiede. E in quest’ottica il commercio, il turismo e i servizi costituiscono senza dubbio gli ambiti dove la nostra provincia può consolidarsi e rafforzarsi”.

Nel dibattito sulle aspettative per il nuovo anno e sul futuro di Lecco e del suo territorio, il vicepresidente  Peccati, evidenzia le sue riflessioni, mostrando fiducia per il 2016: “Chiaramente non possiamo pensare di tornare rapidamente ai livelli di prima che esplodesse la crisi del 2008, ma è altrettanto evidente che le sensazioni sono tornate positive. C’è più fiducia tra gli imprenditori e i consumatori, nonostante i timori legati al terrorismo internazionale. La ripresa inizia a vedersi e va consolidata, ma la speranza per un anno migliore e in crescita è forte”.
Tra i segnali di speranza ci sono senza dubbio quelli relativi ai mercati finanziari: “Assistiamo a una leggera ripresa dei mutui con un lento miglioramento del mercato immobiliare. Il credito alle imprese e alle famiglie è in ripresa e le banche mostrano maggiore propensione a finanziare gli imprenditori. Le imprese da parte loro vedono leggermente migliorare la loro redditività e la propensione a investire. La crisi degli ultimi anni ha fatto selezione in tutto il mondo economico e oggi a trainare sono le imprese che si sono internazionalizzate. Ma questa crescita dell’export porta benefici a cascata anche al mondo del commercio, del turismo e dei servizi”.

Un’associazione, quella con sede in piazza Garibaldi a Lecco, che ha chiuso un 2015 positivo: “Il nostro sistema ha confermato la sua forza: abbiamo concluso un anno in crescita sia come associati che come ricavi. La struttura ha lavorato bene, così come hanno fatto la Giunta, il Consiglio e le singole categorie. E’ una strada su cui continuare, mostrando sempre maggiore attenzione per i nostri associati e sempre più dinamicità per intercettare esigenze e bisogni dei commercianti”.
Tra le scommesse da vincere resta quella del turismo: “Come abbiamo spesso ripetuto in diverse sedi, non è in discussione la vocazione manifatturiera e produttiva del territorio. Ma Lecco deve costruirsi un presente e un futuro che sappia valorizzare le sue enormi potenzialità di attrazione del territorio. Confcommercio Lecco crede fortemente nel turismo: come associazione vogliamo contribuire a preparare il terreno perché il settore possa consolidarsi e crescere. Valorizzare la nostra provincia significa dare spazio alle idee imprenditoriali, attrarre risorse, creare posti di lavoro, stimolare i giovani perché restino sul territorio e diano sempre più il loro contributo allo sviluppo di Lecco… Bisogna creare una migliore cultura dell’ospitalità, puntare con forza sul brand del Lago di Como che deve unire le due Province, valorizzare i nostri gioielli senza delegare ad altri questo compito, puntare sulla montagna con percorsi e progetti innovativi, coinvolgere chi ha esperienza perché sappia testimoniare in modo costruttivo ai giovani. Nei prossimi anni l’impegno dell’associazione sul turismo sarà ancora più massiccio e forte”. E continua: “Migliorare la attrattività di Lecco e portare più persone sul territorio significa contemporaneamente portare più risorse al commercio e ai negozi di vicinato. Negozi che sono sul territorio e distribuiscono ricchezza al territorio, che tengono vive le nostre città i nostri paesi, che spesso hanno anche una funzione di garanzia per il tessuto sociale”.
Proprio a partire dallo sviluppo turistico, Peccati chiede una sforzo maggiore alle istituzioni pubbliche: “L’associazione è pronta a fare la sua parte, come d’altronde ha fatto anche nel recente passato. Abbiamo idee e tanta determinazione. Però chiediamo che il pubblico sia capace di stare al nostro passo, facendosi carico della sua parte e condividendo i percorsi più strategici. Serve una forte progettualità. Non c’è più spazio per aspettare e prendere tempo: bisogna decidere e fare. Lo dico a partire dalla città di Lecco che può e deve fare sforzi maggiori per diventare ancora più bella, pulita, sicura e accogliente. Una città dove, ad esempio, i negozi siano messi nelle migliori condizioni per operare”.

 

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